TRADIMENTO

Proseguiamo la riflessione sull’amore passando a un tema un po’ più spinoso ovvero il tradimento. Tradire significa ledere la fiducia che un amico, un compagno. un parente o un conoscente ripone nei nostri confronti. Può essere un momento di debolezza o un vere e proprio affronto a mente lucida egoisticamente attuato per motivi personali. Qualsiasi sia la causa, le conseguenze sono spesso deleterie e riuscire a ricomporre il rapporto che vi era alle origini è un lavoro complicatissimo. La fiducia è come un sottilissimo vetro fragile, basta un colpettino e si infrange in mille pezzi. Magari i più ardimentosi riescono a ricomporlo tutti e riunire quelle migliaia di pezzi ma purtroppo le crepe si vedranno sempre.

 

Tradimenti senza distinzione di sessi, l’essere umano è debole e tentato indipendentemente dal suo sesso e dal suo orientamento sessuale.

GLI UOMINI E LE DONNE SONO UGUALI – Cesare Cremonini

Giulia mi scrive da una carta da lettere bianca,

Mi dice che sono uno stronzo di prima categoria,

Io le rispondo: “la colpa non è mia!”…

…È colpa di Beatrice che a sua volta

Mi scrive da una carta da lettere gialla

Mi dice sono un materialista…

Chiara mi ha fatto una lista dei difetti che ho,

Mia madre dice invece che non ne ho, che non ne ho, che non ne ho…

Guarda, non sono certo uno con cui far la guerra, capisco i tuoi progetti da perito,

Ma io non sono un fidanzato e non sarò mai un avvocato e tantomeno tuo marito…

Va bene, ho capito, ma quello che ti dico non vuol essere un offesa al contrario,

È solo una difesa,

Ma tu già non mi parli e fai l’offesa!

Ahi ahi ahi ahi!

Ho mille e più poesie, scritte da donne che erano mie, ma le ho già lasciate,

Ancora innamorate, e c’ho un cassetto pieno delle loro lettere ordinate

Di sole lamentele,

Ma io non voglio rimanere intrappolato in una delle loro ragnatele,

Mese dopo mese, diventerei fedele,

Ma tanto non ci crede più nessuno alla favola di donne chiuse in casa

Mentre l’uomo va al lavoro!

No, è solo un invenzione, le donne le ho capite perché sono come loro:

Romantico e sensibile, ma pure capriccioso,

Passare le giornate insieme a loro,

E l’ unico interesse è avere un uomo…

Gelosie, tradimenti, e notti col coltello in mezzo ai denti…

…E nelle mutandine le belle signorine si fanno corteggiare

Dopo fanno le bambine,

Altre fanno uso di parole come biglie

C’è chi le corteggia come dolci meraviglie,

Ma io mi sono arreso, curando questi mali:

Gli uomini e le donne sono uguali!

Sono uguali! Gli uomini e le donne sono uguali!

Sono uguali! Gli uomini e le donne sono uguali!

Ricamo con la fantasia milioni di pensieri,

E l’unica certezza è che non sono nato ieri

Quindi lunga vita ai fidanzati, uomini felici, uomini incastrati…

Ci risiamo: ma è quello che vogliamo!

Cerchiamo donne supersexy e poi ci lamentiamo,

Chiediamo fedeltà assoluta e non la promettiamo,

Capisco se una donna si ribella al capitano!

Ma va bene, giochiamo ad armi pari:

Gli uomini e le donne sono uguali!

Sono uguali! Gli uomini e le donne sono uguali!

Sono uguali! Gli uomini e le donne sono uguali!

Sono uguali! Gli uomini e le donne sono uguali!

 

Prende vita un vero e proprio spettacolino per nascondere tradimenti, fughe, relazioni… 

MIO SHOW – Christian Gusmeroli

Lontano dai guai, lontano da te

non dirti così di quel che faccio con lei

mentire sempre, sincero mai.

Alzato il sipario inizia il mio show,

il mio show.

Chiudersi negli angoli,

sentirsi fragili

ma non pentirsi mai.

Felice tu che non sai

con la fiducia che hai,

e lei tra me e te.

Non capisco più,

domando e sei tu

con me…

La guerra ha inizio dentro me,

tutti ne usciamo sconfitti.

Tu puoi sempre convincerti

che solo tu mi hai.

Continua il mio show,

il mio show

Intorno occhi guardano

tutti capiscono,

sanno di lei, di te.

Parole che feriscono

non le dirò mai perché

sei solo tu.

Non recito più,

domando e sei tu

con me…

Sei solo tu

il resto non c’è più.

Sei solo tu

il resto non c’è più.

Finisce il mio show, mio show, mio show.

 

Le difficoltà del traditore, all’inizio trasportato magari dal gusto della scoperta. Dell’avventura, della rottura della routine ma poi in un momento di lucidità si ritrova a riflettere su quanto sia giusto o meno quello che sta facendo. 

CON TE PENSADO LEI – Christian Gusmeroli

Ricordi lontani

vola il pensiero confuso

l’amore sincero,

sentimento conteso.

Te o lei?

Chi vuol star con me?

Amo ancora lei, ma con te

Non le penso mia,

non le dirò mai che

solo quando te ne vai

torno da lei.

 

Immagino il tuo viso

Nel riflesso del suo

Vedo i blu occhi suoi

Se ti guardo distratto

Te o lei?

Chi vuol star con me?

Amo ancora lei, ma con te

Non le penso mia,

non le dirò mai che

solo quando te ne vai

torno da lei.

Stai con me, anzi prendi e vai

Non può funzionare vedi

Tu sei bella sai,

ma amo lei non te…

Tu sei bella sai,

ma amo lei…

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Quando c’è un tradimento… qualcuno ne paga le conseguenze.

ULTIMO BRINDISI – Anna Andreevna Achmatova

Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all’inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.

 

Quando c’è un tradimento in amore solitamente c’è anche un amante e la sua prospettiva…

AL MIO AMANTE CHE TORNA DA SUA MOGLIE – Ann Sexton

Lei è tutta là.
Per te con maestria fu fusa e fu colata,
per te forgiata fin dalla tua infanzia,
con le tue cento biglie predilette fu costrutta.

Lei è sempre stata là, mio caro.
Infatti è deliziosa.
Fuochi d’artificio in un febbraio uggioso
e concreta come pentola di ghisa.

Diciamocelo, sono stata di passaggio.
Un lusso. Una scialuppa rosso fuoco nella cala.
Mi svolazzano i capelli dal finestrino.
Son fumo, cozze fuori stagione.

Lei è molto di più. Lei ti è dovuta,
t’incrementa le crescite usuali e tropicali.
Questo non è un esperimento. Lei è tutta armonia.
S’occupa lei dei remi e degli scalmi del canotto,

ha messo fiorellini sul davanzale a colazione,
s’è seduta a tornire stoviglie a mezzogiorno,
ha esposto tre bambini al plenilunio,
tre puttini disegnati da Michelangelo,

l’ha fatto a gambe spalancate
nei mesi faticosi alla cappella.
Se dai un’occhiata, i bambini sono lassù
sospesi alla volta come delicati palloncini.

Lei li ha anche portati a nanna dopo cena,
e loro tutt’e tre a testa bassa,
piccati sulle gambette, lamentosi e riluttanti,
e la sua faccia avvampa neniando il loro
poco sonno.

Ti restituisco il cuore.
Ti do libero accesso:

al fusibile che in lei rabbiosamente pulsa,
alla cagna che in lei tramesta nella sozzura,
e alla sua ferita sepolta
– alla sepoltura viva della sua piccola ferita rossa –

al pallido bagliore tremolante sotto le costole,
al marinaio sbronzo in aspettativa nel polso
sinistro,
alle sue ginocchia materne, alle calze,
alla giarrettiera – per il richiamo –

lo strano richiamo
quando annaspi tra braccia e poppe
e dai uno strattone al suo nastro arancione
rispondendo al richiamo, lo strano richiamo.

Lei è così nuda, è unica.
È la somma di te e dei tuoi sogni.
Montala come un monumento, gradino per gradino.
lei è solida.

Quanto a me, io sono un acquerello.
Mi dissolvo.

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Al momento dei saluti, qualcuno potrebbe realizzare di perdere molto…

NON POSSO ESISTERE SENZA DI TE – John Keats

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione come di dissolvermi:
sarei estremamente triste senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

 

La realizzazione di una rottura…

TI SEI STANCATA DI PORTARE IL MIO PESO – Nazim Hikmet

Ti sei stancata di portare il mio peso

ti sei stancata delle mie mani

dei miei occhi della mia ombra

le mie parole erano incendi

le mie parole eran pozzi profondi

verrà un giorno un giorno improvvisamente

sentirai dentro di te

le orme dei miei passi

che si allontanano

e quel peso sarà il più grave.

 

erti traditori, o considerati tali, meritano però un giudizio diverso e più attento

Il Disertore – Boris Vian

In piena facoltà
egregio presidente
le scrivo la presente
che spero leggerà.

La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest’altro lunedì

Ma io non sono qui
egregio presidente
per ammazzar la gente
più o meno come me

Io non ce l’ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò.

Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.

Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.

Quand’ero in prigionia
qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato
la mia migliore età.

Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.

Vivrò di carità
sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò.

Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.

Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro
se vi divertirà.

E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
io armi non ne ho.