1 – DALL’ALTO

…E si ritrovò cosí per volontá di Dio in uno psicodramma. Il ragazzo fissava un punto nero, un pozzo senza fondo che in realtà non esisteva ma era dentro di lui. “Dannato creatore mi vendicherò. Un giorno sarò scrittore e allora vedrai di che racconto ti farò protagonista”. Ebbene si. Diventare scrittore era il suo celato sogno, svelato solo a una persona che purtroppo era sparita qualche pagina fa e il ragazzo avrebbe forse bisogno di averla accanto anche solo con il pensiero, che lo tornasse ad ascoltare. Dio aveva pensato bene di donargli per un breve lasso di tempo un po’ di spensieratezza dai problemi studio/lavoro e dai fantasmi del passato affiancandogli una persona d’ascoltare e che l’ascoltasse. “Perchè?” si domandava il ragazzo ma la risposta era semplice. Non si può sentire la mancanza di qualcosa che non si ha mai avuto. Nelle mente del creatore quella breve parentesi era necessaria. Maggiore è l’altezza da cui cade un oggetto maggiore è la forza d’urto e quindi le conseguenze. Cosí maggiore è uno stato d’animo positivo maggiore sará la sofferenza quando lo si perde. Se psicodramma dev’essere che niente sia lasciato al caso. Il ragazzo con lo sguardo fisso nel vuoto, tornando con la mente alla persona cara che si era scostata dal suo sentiero, lanciò a Dio un’inaspettata richiesta “Rendila protagonista di un libro dove a ogni pagina splenda un sorriso e se lacrime devono scorrere siano di gioia perchè ció che conta è che lei sia felice e niente di più”. Dio si sorprese delle richieste del personaggio. Era sicuro di aver creato un essere rancoroso. E invece no. Il ragazzo si era davvero affezionato a quella persona e le voleva davvero bene. Non si spiegava neanche lui il perchè ma il cuore è come le foglie, cadono mai di loro spontanea volontà?

Creato e creatore furono per un attimo in empatia e a entrambi cadde una lacrima.

Dio si alzò dalla sua scrivania da cui scrutava il mondo, e si spostò sul suo trono a fissare i suoi paradisiaci possedimenti.

“Padre, non pensi di esagerare”

“Figliolo, ho trattato di merda te vuoi che non lo faccia con un povero disgraziato? Eppoi io sono il Dio cattivo e vendicativo di cui si legge nel vecchio testamento, sei tu quello buono e caritatevole. Comunista e moralista!” e detto questo tornò con la mente al ragazzo sulla terra. Sarebbe tornato presto ad infierire.