2 – COME STAI?

…il personaggio seduto su una panchina di fronte alla mura medievali di una città che non ha saputo mai apprezzare fissava l’orizzonte. Nella sua testa riecheggiavano le parole “Ciao, come stai?” non perché le avesse appena se6f4171cf0c_7588178_medntite ma tutt’altro, perché nessuna gliele aveva mai offerte. “Ciao. Perché quest’anno hai deciso di non fare… ?” “Ciao. Ci aiuti a fare…” “Ciao. C’è questo da fare…” ma nessuno che si interessasse mai a come stava. Con ogni probabilità non avrebbe mai risposto sinceramente ma solo sapere che a qualcuno interessava saperlo l’avrebbe forse fatto stare meglio. Poi il ragazzo guardò insù. Te la ridi è? Pensi di essere il grande padrone a cui queste cose non interessano? Ti sei mai domandato quanti si interessano veramente a te? Non vedi che tutti si rivolgono a te solo quando hanno bisogno? O per offenderti? Le loro preghiere sono perchè hanno paura tu possa infierire su di loro inconsapevoli che tanto tu qualcuno su cui infierire lo trovi sempre. Come ti diverti se no?

Dio si fermó un attimo a riflettere. In miliardi si rivolgevano a lui. Chi lo chiamava Allah, chi Jahvè ecc… ma mai nessuno gli chiedeva “Come stai?”. Riceveva solo richieste di protezione, guarigione, aiuto e intercessioni. Non erano interessati a lui ma al suo potere. Dio entrò per la seconda volta in empatia con la sua creatura. “Come sto?” si chiese e stavolta ci metterà un po’ di più a riacquistare il suo sorriso cinico…