GIOCO LETTERARIO

VI SALVERO’ – Gioco Letterario

IO VI SALVERO' (1)

“Vi salverò” è un gioco letterario dove sarete voi a decidere l’andamento della storia e la sorte dei protagonisti.
Ciascuna vostra scelta sarà fondamentale e decisiva e da quella vostra scelta dipenderà la vita dei personaggi.
Ho optato per una trama semplice e una narrazione breve e sintetica anche perché riuscire a scrivere più di trenta finali che combaciassero per ciascuna scelta effettuata è un lavoro tutt’altro che semplice.
E’ tempo di entrare in gioco. La storia vi aspetta per prendere vita! Se volete portare questo gioco con voi senza dover dipendere dalla connessione internet è possibile scaricarlo, gratuitamente ovviamente, da LULU.

PROLOGO

Era un nevoso fine settimana di fine dicembre. Alessia era in auto con le sue quattro amiche d’infanzia Alessandra, Carmen, Chiara e Silvia. Al volante c’era Alessandra, era la più temeraria nonché la più anziana del gruppo. Stavano percorrendo una strada di montagna stretta e dal manto stradale al limite del praticabile, solo lei avrebbe saputo mantenere la calma. Cosa sapere di questo gruppo? Alessia era l’anima del gruppo, quello che sapeva tenerle unite e portare lo spasso e il divertimento. Era altresì troppo spesso spericolata e senza freni ma sicuramente una come lei non poteva essere esclusa dal gruppo. Chiara e Silvia sono oltre ad amiche d’infanzia inseparabili compagne di classe fin dai tempi delle elementari. Ora, all’università erano ancora insieme a scambiarsi appunti e compiti. Chiara era snob, amante del pettegolezzo e dedita al giudizio. Silvia era invece introversa, timida e più alla mano. Carmen era una mente folle, non si mostrava mai giù di morale, non era mai seria e si perdeva spesso nei vizi. Aveva un carattere forte e uno spirito masculino. Alessandra come già detto è la più anziana del gruppetto, la leader nonché quella a cui viene lasciato l’onore e l’onere dell’organizzazione. Perché si trovavano in auto su una strada di montagna? Semplice, dovevano raggiungere la casa che si trovava in cima al Monte Pirelli a 1200 metri d’altezza. Lì le attendeva Paola, figlia del proprietario della casa, per quattro giorni di vacanze che a loro detta sarebbero state le migliori vacanze di capodanno della loro vita. La villa veniva utilizzata per le vacanze estive e quelle invernali dai famigliari di Paola. Era isolata, un perfetto luogo per isolarsi e nel loro caso far baldoria senza disturbare nessuno e a loro volta senza venire disturbate.
“Si fa sempre più fitta questa nevicata. Manca ancora molto?” chiese Alessia alzando lo sguardo dal cellulare.
“Credo ancora 15 minuti d’auto, forse 20 a questa velocità” rispose Alessandra che non riuscì a celare comunque una certa preoccupazione. L’aderenza dei pneumatici con la strada era molto instabile e già due volte aveva faticato a tenere l’auto in curva.
“Se non ricordo male, fra due curve c’è un parcheggio situato nei pressi di un sentiero nel bosco che porta proprio in cima alla montagna. Potremmo parcheggiare e farci l’ultimo pezzo a piedi” disse Carmen che aveva letto nella voce di Alessandra un accenno d’insicurezza.
“Ma sei matta? A piedi ci vorrà almeno un’ora. Col freddo che fa ci congeliamo prima di arrivare in cima. Io propongo di andare avanti. Al limite possiamo fermarci un attimo e aspettare che si plachi un po’ la bufera di neve” rispose Chiara
“Se aspettiamo poi cala il buio. Andiamo per votazione” fu la proposta di Alessandra.
Tutti espressero la loro preferenza
ASPETTA IN MACCHINA CHE SI PLACHI LA BUFERA
CONTINUA LA MARCIA VERSO LA CIMA
PARCHEGGIA E PROSEGUI A PIEDI PER IL SENTIERO